La genitorialità è un’avventura che mette alla prova tutti i giorni; ogni passo è sempre meno incerto e si riesce a perdonare gli errori, badando sempre meno al senso di colpa. La genitorialità è qualcosa che entra nella pelle e arriva dentro il sangue che scorre fino ai pensieri, che inevitabilmente cambiano, come le priorità. È una sfida quotidiana contro le insicurezze e le irrisolutezze, perché una nuova inquilina o un nuovo inquilino così innocente e di minute dimensioni, che si esprime in una lingua che non ha interpreti, mette a dura prova gli equilibri di coppia, infrange schemi e quotidianità e appesantisce ancora di più le debolezze, per poi insegnare ad alzare di nuovo la testa, a riequilibrare la convivenza e a smussare gli angoli più aspri. Una bimba (nel mio caso) è fonte di ispirazione e di pazienza e sono consapevole che ancora devo imparare tanto, ma questa nuova quotidianità mi offre prontezza e reazione, riducendo sempre di più l’apprensione (che non è banale per una neomamma). La genitorialità mi scioglie il cuore quando mia figlia mi riconosce e mi sorride, quando si calma nel mio abbraccio e quando tocca con le sue manine il mio volto per studiarlo (forse) e io le dico “Questa è la tua mamma, che ti vuole tanto bene.”
La genitorialità insegna un amore immenso e potente e sono convinta che non c’è amore più grande di quello di una madre per sua figlia (o figlio).
Buoni 4 mesi alla piccola puzzona di mamma.
Hai ragione, non ce n’è uno più grande. Auguri a te e alla piccola puzzona!
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