Ho capito che non c’è posto più sicuro dell’incavo del mio braccio, perché quella testolina, morbida e delicata sembra sia stata fatta proprio per riposare lì, ho capito che non c’è niente di più morbido di quella manina che mi si posa sul collo e mi stringe con forza la pelle e non c’è niente di più bello di sorriso sdentato, alla mattina, quando incrocia il mio sguardo. Ho capito che mentre i mesi passano il dolore del parto si allontana sempre di più e si fa sempre più debole nella memoria, mentre io mi sento sempre più me stessa, cambiata, migliorata (forse) e sempre più forte, nell’anima e nel corpo.
Ho imparato che la pazienza non è mai troppa, che è necessario ascoltare i pianti per capire cosa c’è che non va; ho imparato che il tempo non è sempre un buon alleato, perché le emozioni e gli insegnamenti che questo scricciolo di umano ci dà sono troppi per ricordarli: immagazzinando il presente si tralascia il “passato”, dimenticando tanti dettagli.
Ho lasciato andare la gelosia e l’irritabilità, tanto chiunque avrà sempre una personalissima e giustissima opinione da sciorinare, che io non ascolterò e ho lasciato andare anche un po’ la ragione, affidandomi all’istinto primordiale di maternità che esplode giorno dopo giorno, sempre più prepotente.
Ho scoperto la sorpresa e la gioia quando i suoi occhi diventano più vigili e inizia a sorridere realmente, imitando un po’ le gestualità che le proponiamo.
90 giorni, sembrano così pochi e invece costituiscono 90 passi di uno splendido cammino, cuore a cuore con questa cuccioletta, testarda, tenera e determinata (frignona) che ogni giorno mi riempie il cuore di forza e di amore, come mai avrei immaginato.
Buoni 3 mesi al Cuore di mamma.
Auguri!
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