Ieri ho passato una domenica splendida, con tempo variabile e chiacchiere sparse.
Dalle chiacchiere più neutre, siamo passati all’età che passa e all’ansia della nostra generazione. Al fatto che noi, alla soglia dei trent’anni, abbiamo paura.
Le responsabilità, le storie, la costruzione della nostra vita; tutto ciò ci spaventa, ci sentiamo di stare indietro, percepiamo un rallentamento costante.
Progetti di vita distrutti, ripresi e ricostruiti. La crisi, non soltanto economica, ma esistenziale, le relazioni diluite, le amicizie, le sensazioni, la ricerca di emozioni.
Il fatto che mi danno del lei, e mi chiamano signora. IO? SIGNORA?
Siamo al primo giro di boa e fa paura, e parlo al plurale perché se mi dovessi accorgere che sono sola in tutto questo sarei ancora più spaventata.
Non so bene come affrontare tutto. E mi sento ancora di stare molto indietro rispetto al mio “progetto di vita”.
E ieri le chiacchierare, goliardiche e non, hanno denotato che questa è un’ansia generale.
Che ne sarà di noi? Realmente, che ne sarà di noi?
Non lo so.
Tranquilla. Con vent’anni di più ti farai su per giù le stesse domande. Anche perché più cresci e meno ti piacciono le risposte. Ma questo serve a cercarne di altre!
Mi piaceMi piace