Siamo tutti dei grandissimi egoisti. Nessuno escluso. È che la ricerca di un benessere diventa fondamentale anche a scapito di altri. Quando guadagni quei 5 minuti di benessere eccezionale, tutto il resto non conta più niente e ti lasci andare, ma poi tutto il resto torna e ferisce.
Questo genere di egoismo lo mantengo anche io, anche senza accorgermene, è sintomo di poca sensibilità e ogni volta che ritorno al mio status di normalità ci ripenso e ripenso e ripenso e mi distruggo dentro. Ed è difficile da ammettere, ma a me le cose facili non piacciono e quindi ci provo ad affrontare tutti questi mostri che ho dentro.
Dovremmo andare in giro con un cartello sulla testa che ci ricorda che dobbiamo prestare attenzione e cura a noi stessi e agli altri.
Se fossimo veramente più accurati/interessati ci accorgeremmo di tante sfumature identiche alle nostre negli occhi degli altri. E questo senso di comunanza tacita ci fa sentire meno esposti alla nostra solitudine.
Per questo dobbiamo rivolgerci a qualcuno con premura e attenzione perché quei 5 minuti eccezionali scadranno riportando all’amara realtà, e c’è pericolo di ferire, anche senza volerlo. E non va bene.
Già c’è pericolo di ferire e far male… che non s’immagina!
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