Sì, l’ho fatto.
Mi sono iscritta in palestra.
Io, l’anti-sport per eccellenza.
Io, che rappresento il cittadino onorario della Comunità Mondiale dei Ghiri.
Io, che anche respirare mi fa fatica; l’ho fatto.
Mi sono iscritta.
Il pensiero iniziale è stato quello di dovere mantenere in forma il mio corpo, perché ho realizzato, cadendo nell’angoscia più totale, che tra qualche mese dovrò, per forza, compiere 27 anni.
Oh, 27, fa paura!!!
Usanza vuole che ti arrotondano verso l’altra cifra, quella brutta: il 3!
No. Non esiste!
E poi si sa, che dai 25 anni in poi inizia il tracollo.
Le serate che facevi all’università diventano pura utopia; fare le 3:00 di notte ti lascia rincoglionito per tutta la giornata seguente, ma soprattutto non puoi né mangiare né bere come prima.
Urge adattamento, ergo –> palestra.
Ma non avevo considerato la fatica. Pensando, appunto, di essere resistente come quando avevo 17 anni, ho fatto i conti senza l’oste e come è ovvio, impiego tutta l’energia che ho per lamentarmi, maledicendo me stessa e il giorno che mi sono iscritta, invece di essere produttiva e “pompa’ ‘a massa”.
Devo ammettere, però, che per un massmediologo o uno scienziato politico come me, la palestra è uno spazio di analisi non indifferente, ovviamente spaventevole, a tratti raccapricciante, ma estremamente affascinante.
Ho deciso, quindi, che inizierò uno studio antropologico della popolazione di questo ambiente.
Ci sarà da divertirsi.
#staytuned